venerdì 11 aprile 2014

MEDOTO DI BELLA ECCO PERCHE FUNZIONA

Metodo Di Bella: ecco perché funziona

Pubblichiamo per gentile concessione del dottor Raffaele Morelli direttore della rivista Riza Psicosomatica

Il metodo Di Bella impedisce al  tumore  di crescere.  L’obiettivo  è quello di accerchiare le cellule  tumorali  a 360°. Punta  a curare il terreno  biologico in cui la cellula  da normale si  trasforma  in cancerosa; a cambiare  quegli elementi  (genetici, immunitari,) che  favoriscono l’insorgenza del cancro. In questo  modo  lo “accerchia a 360°  sino a farlo morire di vecchiaia”. Il metodo  Di  Bella non distrugge “tout court”  le cellule neoplastiche ma le “addomestica”, inibendo  la loro capacità  di crescita  selvaggia. “Quando un tessuto non  può crescere – afferma  il professar Di  Bella – muore”. La cellula  tumorale  utilizza il GH (ormone della  crescita)  fino  a 500  volte  più del  norma l e. Il metodo  Di Bella agisce  proprio attraverso la modulazione di questo fattore  di crescita, il GH (non lo si può  eliminare totalmente perché  l’organismo deve continuare a rigenerarsi e ci sono cellule come quelle dell’epitelio intestinale che ogni  due  giorni  si  rifanno. In questo  modo anche  i bambini  trattati  con questa  cura crescono normalmente. Il metodo si occupa di stimolare  le risposte vitali dell’organismo, in particolare le difese  immunitarie e di esaltare  l’apporto di energia vitale ai tessuti. La terapia del  professor Di bella è in grado di agire in  maniera circoscritta sulle  cellule tumorali, bloccando il loro accrescimento, senza distruggerne altre. Il metodo  Di Bella  si fonda  su quattro  principi: la somatostatina, la melatonina, la bromocriptina,  un complesso di vitamine  e retinoidi. A queste sostanze vengono  aggiunte piccole  quantità di chemioterapici. La somatostatina è il principale inibitore dell’ormone somatotropo (prodotto dall’ipofisi), detto  anche Growt  Hormol)e (GH) o ormone della crescita. Quest’ultimo è in gioco in qualsiasi  processo di accrescimento tessutale e, in particolare, in quello delle cellule tumorali. La crescita del cancro infatti è rapida e invasiva perché “sfrutta” in maniera abnorme i l GH sino a 500 volte il normale. E’ su questo  utilizzo anomalo che va ad agire il “metodo Di Bella”, in particolare la somatostatina, riducendolo al minimo possibile. Se una cellula  non cresce  più, invecchia e col tempo muore e viene espulsa. La melatonina non è altro che un grande  ubiquitario “distributore” di energia  a tutto  l’organismo. In particolare porta  i radicali  energetici  (AMP, ADP, ATP) all’interno delle cellule midollari, dove nasce il sangue. Secondo gli studi del professor  Di Bella la melatonina gioca  un ruolo fondamenta le nella crasi ematica (la nascita e la maturazione delle cellule del sangue) all’interno del midollo osseo. Attraverso di­ versi  meccanismi  ne assume  e ne mantiene  il controllo. La  suasomministrazione aumenta  le piastrine ed i linfociti. Le piastrine  migliorano  l ‘impermeabilità dell’endotelio (l a parete dei vasi sanguigni ) ai tentativi  di in7 fil trazione delle cellule tumorali (esattamente i l contrario dei farmaci chemioterapici che le indebolisco­ no); i  linfociti  danno  vita alla sintesi  di anticorpi  e quindi  esaltano  le difese immunitarie favorendo  lo strutturarsi di robuste barriere contro  il tumore. La stessa funzione della  melatonina  sarebbe  preziosa per il metabolismo nervoso. Ha anche un  effetto direttamente anticancerogeno perché  blocca  la trascrizione genica  a livello dei RNA. La bromocriptina serve ad ostacolare un importante fattore di crescita, la prolattina. Quest’ultima è un ormone prodotto dall’ipofisi che ha uno spettro d’azione molto ampio e, appunto favorisce l’azione proliferativa delle cellule in generale. Qualche decimo di milligrammo di bromocriptina consente di modularlo. I retinoidi  sono  composti sintetici  simili  alle vitamine e agiscono  sui fattori  di crescita nucleare.  La vitamina A (tre tipi che funzionano sinergicamente) stabilizza  in  maniera formidabile  i potenziali  di membrana  cellulare. La  vitamina  E inibisce  totalmente i radicali liberi. La vitamina C (che va sciolta in acqua minerale altrimenti  il cloro dell’acqua potabile la disattiva) è un potente ossido  riduttore. La vitamina  D rinforza  insieme alle altre le condizioni  biologiche dell’organismo. La composizione di retinoidi e vitamine è studiata in modo tale da non arrivare mai ad  un accumulo. Chemioterapici. Vengono usati i n certe circostanze ed in tempi  molto ridotti. Sono dosi minime (un centesimo o un duecentesimo  di  quelle abituali) e vengono  somministrate  per bocca.
E’ il massi mo che l ‘organismo può tollerare con l a potente  schermatura datagli dall’apporto di vitamine. Si usano in micro dosi quando c’è una  massa tumorale  eccessiva o che esercita  una compressione sugli organi vitali, per rendere  più rapida la riduzione e la decompressione. Da soli  questi  farmaci  non hanno alcun effetto sul tumore,  ma è la loro associazione che consente di ottenere risultati positivi. Se sono somministrati insieme coagiscono, svolgendo un’azione che ha un finalismo unico, frenare al massimo  la crescita delle cellule  tumorali.  Agiscono  su  tutte  le  forme  tumorali (oggi sono classificate circa  11O diversi  tipi d i  neoplasie) in quanto qualsiasi cellula neoplastica ha una crescita  anomala e risente dei modulatori  del fattore d i crescita.  Naturalmente alcuni tumori sono più resistenti:  di pende dai recettori  che hanno in superficie rispetto  a i fattori  di crescita. In molti casi si può parlare di  guarigione  completa  (ad  esempi o  nel linfoma maligno “Non Hodgkin“). In al tre forme tu­ morali si  può raggiungere la guarigione  a seconda del  momento di inizio della cura: nei tu mori del colon, del retto, del pancreas, dell’esofago, delle ghiandole sa li vari e delle vie aree superiori, del melanoma curato  precocemente.
(tratto da “Il metodo di bella: ecco perché’ funziona” a cura di Vittorio Caprioglio, F. Costa. D. Marafante, R. Morelli, E. Pozzi, M. Zanardi.)


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