lunedì 31 marzo 2014

NOI NON SIAMO CARNIVORI. IL PRIMO PASSO PER ESSERE LIBERI. IL PASSO PIU" IMPORTANTE

10 motivi per eliminare la carne

10 motivi per eliminare la carne
Sempre più persone rinunciano a mangiare la carne e altri derivati animali.
Le motivazioni sono diverse: c'è chi lo fa per questioni di salute e chi invece lo fa per una maggior ricchezza (sia del palato, sia economica).
C'è chi lo fa per motivi ecologici, tentando in questo modo di contrastare lo spreco e difendere le risorse naturali presenti sul nostro pianeta.
E ci sono coloro che hanno preso questa decisione per compassione, nei confronti degli animali.
Vediamo 10 tra le motivazioni più diffuse nelle scelte di Vegetariani e Vegani.

1. Siamo sicuri che fa bene?

Ormai sono numerosi gli studi che confermano che consumare carne in quantità eccessive è dannoso per la nostra salute, e non assolutamente una necessità per l'essere umano, come invece si credeva.
“Il nostro organismo, come quello delle scimmie, è programmato proprio per il consumo di frutta, verdura e legumi.
Una dieta priva di carne non ci indebolirebbe certamente: pensiamo alla potenza fisica del gorilla. E pensiamo al neonato, che nei primi mesi quadruplica il suo peso nutrendosi solo di latte.
Non solo una dieta di frutta e verdura ci farebbe bene, ma servirebbe proprio a tenere lontane le malattie.”
Umberto Veronesi

2. Prova costume

Sempre più persone adottano l'alimentazione vegetariana o vegana anche per raggiungere il proprio peso forma.
Questo non è del tutto esatto perché non si tratta di una dieta dimagrante, tutto sta sempre nella scelta degli alimenti che consumiamo e dal tipo di grassi che scegliamo.
Un'alimentazione vegetariana o vegana equilibrata e composta nelle giuste quantità da frutta e verdura fresca, cereali, legumi, frutta secca e (nel caso dei vegetariani) latticini e uova, non fa ingrassare o dimagrire in modo eccessivo, semplicemente si raggiunge il peso forma.

3. Sicurezza

Oggi, in alcuni allevamenti, agli animali vengono dati grandi quantità di vari medicinali per una maggiore produzione.
Spesso infatti vengono dati loro ormoni perchè crescano più velocemente, e antibiotici per proteggerli da epidemie o malattie che potrebbero contrarre attraverso ferite e abrasioni. E proprio perché gli animali ricevono così alte dosi di antibiotici, i batteri hanno sviluppato un meccanismo di resistenza.
In ogni caso questi ormoni, antibiotici e batteri restano nella carne, e inevitabilmente finiscono per arrivare al consumatore di bistecche.
E' necessario quindi informarsi almeno sulla provenienza della carne e cercare il più possibile di comprare prodotti di origine animale da contadini o negozi biologici.

4. Nuovi sapori

L'essere umano è diventato così abituato alla carne che la sola idea di escluderla dalla propria dieta sembra un'enorme perdita. E' qualcosa che si trova facilmente, è veloce da preparare e soprattutto è rassicurante.
Ma escludere la carne è davvero una perdita così grande?
Quasi tutti i vegetariani e vegani dichiarano che rinunciare alla carne fornisce in realtà un'opportunità di scoprire davvero il mondo vegetale.
C'è infatti una vastissima scelta di alimenti che ogni giorno ignoriamo per raggiungere il banco della carne al supermercato:
  • cereali come l'orzo, il farro, la quinoa
  • legumi come la soia, i diversi tipi di fagioli, le lenticchie
  • verdure fresche di stagione che invece di diventare il solito contorno possono arricchire di sapore tutti i nostri piatti.
E' inoltre possibile sostituire la carne con seitan, tofu e tempeh già speziati o naturali, con cui si possono preparare cotolette vegetali, ragù e tanti piatti diversi in cui solitamente avremmo utilizzato derivati animali.

5. Risparmio

Contrariamente a quanto si dice, essere vegetariani o vegan costa meno che mangiare carne.
Questa diceria infatti si basa unicamente sui prezzi di tofu e altri prodotti simili, non considerando che una dieta vegetariana o vegan si basa principalmente sul consumo di frutta, verdura, cereali, legumi e (nel caso dei vegetariani) pochi derivati animali. I prodotti “già pronti” sono consigliati poche volte alla settimana, e ciò non renderebbe comunque la dieta a base vegetale più costosa di quella onnivora.
E' vero però che appena si diventa vegan o vegetariani all'inizio si tende a spendere di più, ma questo succede durante la transizione ad ogni tipo di dieta.

6. Fame nel mondo

Ogni anno muoiono tra i 40 e i 60 milioni di persone per denutrizione e malattie ad essa collegata; e spesso si dice che “Prima degli animali, c'è la fame nel mondo”.
Su questo siamo tutti d'accordo, ma la soluzione più accessibile per risolvere questa situazione secondo vegetariani e vegani sta proprio in una dieta senza carne.
Infatti se le produzioni agricole si concentrassero sui cereali e la soia per l'alimentazione delle persone, anziché per gli animali negli allevamenti (a cui viene dato molto più cibo di quello che servirebbe in natura), si potrebbero nutrire oltre un miliardo di persone, ben più di quelle che muoiono ogni anno per fame.

7. Acqua

Nella produzione di carne serve acqua per produrre il mangime (per es. cereali) per gli animali, per pulirli, per pulire l'allevamento e ovviamente dissetarli.
Sapendo che una vacca da latte beve circa 200 lt di acqua al giorno, che un cavallo beve 50lt e che un maiale beve 20lt, possiamo facilmente immaginare la quantità d'acqua utilizzata.
Newsweek (una rivista statunitense) ha calcolato che per produrre solo 5 kg di carne bovina serve tanta acqua quanta ne consuma una famiglia in un anno.
Cereali, soia e verdure richiedono una quantità d'acqua molto minore. Infatti per produrre 1kg di carne serve una quantità d'acqua 15 volte maggiore di quella che utilizzeremmo per 1kg di verdura.

8. Ambiente

Il riscaldamento globale è un argomento scottante ormai da anni, in quanto causa effetti dannosi per il pianeta quali variazioni climatiche violente (ondate di gelo, siccità, alluvioni...) e scioglimento dei ghiacciai, con il conseguente innalzamento dei livelli dei mari.
Uno dei principali responsabili del riscaldamento globale è l'anidride carbonica (CO2) che provoca una crescente concentrazione di gas serra.
Utilizzare meno l'automobile, comprare elettrodomestici a basso consumo, e non usufruire troppo del riscaldamento nelle abitazioni sono buone soluzioni; ma lo è anche mangiare meno carne (o non mangiarla per niente).
Infatti mangiare carne incide sull'inquinamento più che l’utilizzo quotidiano dell'automobile: la carne è responsabile per il 18% dell'effetto serra, mentre l'auto lo è per il 13%.

9. Etica

Oggi nel mondo i vegani e vegetariani aumentano ogni giorno.
La maggior parte di chi sceglie questa alimentazione fa una scelta etica, motivata dal rispetto e l'amore verso gli animali e con il desiderio che, un giorno, il loro sfruttamento finisca.
Questa è una motivazione che  non riguarda esclusivamente la carne: sempre più persone decidono di cambiare qualche cosa nella propria vita, per il benessere degli animali.
Pensiamo alle petizioni contro la vivisezione o contro le pellicce, che vengono appoggiate anche da chi consuma carne, perché considerate “crudeltà rinunciabili”.

10. Per te

La scelta di mangiare (o non mangiare) carne deve essere una scelta personale. Questo articolo non è stato realizzato per convincerti a diventare vegetariano o vegano, ma semplicemente per spiegarti le motivazioni che sono alla base delle loro scelte.
E' importante ricordare che ciò che mangi ha una grande influenza sulla tua persona, non solo in senso salutistico, ma anche mentale.


Notizia presa da internet dal sito pianeta verde. un sito bellissimo da visitare


domenica 30 marzo 2014

IL REGNO DI GAIA

18:21

La targa è falsa? “No, siamo cittadini del Regno di Gaia”

E' accaduto a Sassari dove tre "cittadini del regno di Gaia" sono stati fermati dalla polizia.

La targa è falsa?
Succede a Sassari. Una Pegeot parcheggiata in via Zanfarino, nel centro della città, viene controllata dai vigili urbani perché la targa reca la scritta “RSG”. Non conoscendo di quale stato si trattasse la pattuglia ha fatto un ulteriore controllo e hanno appurato trattarsi del “Regno Sovrano di Gaia”. A quel punto hanno chiesto anche il contrassegno dell’assicurazione e anche quest’ultimo recava la bizarra scritta “Regno Sovrano di Gaia”. Ovviamente i vigili hanno subito sequestrato la macchina caricandola su un carroattrezzi e l’hanno portata al deposito della polizia municipale. La notizi, riportata da La Nuova Sardegna, farebbe sorridere se non fosse che i proprietari dell’auto hanno davvero risposto che loro sono cittadini del suddetto regno.
“Siamo cittadini del Regno Sovrano di Gaia”. In tre si sono presentati agli uffici dei vigili chiedendo lumi circa il sequestro, la polizia ha chiarito che la disposizione nasce dal fatto che la targa fosse falsa così come il tagliando assicurativo, il certificato di proprietà, il libretto. Dinanzi alle parole degli agenti i tre ribattono: “Non sono falsi, li ha rilasciati il Regno Sovrano di Gaia”. A quel punto vengono chiesti loro i documenti e la residenza. Dapprima si rifiutano di darli poi repicano “siamo residenti del pianeta terra”. A questo punto la municipale non ha potuto far altro che inviare il tutto alla Procura della Repubblica. Il proprietario dell’auto, un imprenditore di Sassari, è stato denunciato per falsificazione di targa, contraffazione dell’assicurazione e generalità false.
Cosa c’è dietro? Le tre persone fermate dicono di non essere cittadini italiani e, di conseguenza, non ne riconoscono le leggi. Hanno spiegato che la loro filosofia di vita non prevede autorizzazioni e l’utilizzo di moneta. Non ultimo i tre avrebbero affermato di non voler più “essere schiavi del sistema e delle banche illegittime, pignorate, che hanno ingannato l’umanità per secoli”. La filosofia del Regno di Gaia è anche esposta in un blog sul quale è possibile scaricare anche la carta intestata e la “dichiarazione di sovranità”.  Una vera e propria querelle surreale che ora un giudice dovrà dirimere in qualche modo.


continua su: http://www.fanpage.it/la-targa-e-falsa-no-siamo-cittadini-del-regno-di-gaia/#ixzz2xUxts6SF 
http://www.fanpage.it

BELLISSIMO PROVARE TANTE IDEE

Piu' informazioni su:posatericiclo creativo
posate
Il riciclo creativo è una vera e propria arte che si esprime restituendo vita agli oggetti inutilizzati, donando loro una nuova forma o semplicemente osservandoli da una prospettiva diversa ed insolita. Il meccanismo del riciclo creativo vale anche per strumenti di uso comune come le posate
Una forchetta o un cucchiaio spaiati o rovinati, riacquistano così numerose possibilità di riutilizzo inaspettate e al di fuori delle comuni abitudini. Eccone alcune.

1) Specchio

Un vecchio specchio privo di cornice può essere trasformato in un oggetto decorativo per le pareti della casa creando una cornice a raggierabasata sull'impiego di posate di diverse tipologie e dimensioni. Forchette, cucchiai e coltelli possono essere variamente abbinati tra loro come nell'immagine che vi proponiamo.
ricciclo posate 1 specchio

2) Appendini

Con i cucchiai è possibile realizzare degli appendini fai-da-te per i cappelli, le sciarpe, gli abiti da bambino, gli asciugamani o i canovacci da cucina. Le posate devono essere ripiegate su se stesse in modo che il loro manico prenda la forma di un gancio e devono essere applicate su assi di legno della grandezza desiderata, da assicurare alle pareti.
cucchiai e fochette appenditutto
riccilo posate 2

3) Portacandele

Le posate possono essere posizionate sulla tavola non soltanto per essere utilizzate per il pranzo o per la cena, ma anche reinventate come degli originali portacandele. Allo scopo potranno essere impiegati sia cucchiai che forchette, da disporre sulla tavola in maniera creativa a seconda dei propri gusti.
riccilo posate 3 portacandele

4) Etichette per l'orto

Cucchiai e cucchiaini rappresentano la soluzione ideale per la creazione di etichette per l'orto. I nomi delle erbe e degli ortaggi seminati potranno essere incisi all'interno della superficie del cucchiaio. Oppure sarò possibile applicare sui cucchiai stessi delle etichette di carta realizzate a mano, disegnando su di esse ciò che nascerà dai semi.
riciclo posate 4 etichette orto carta

5) Quadretti decorativi

Le posate di ogni forma e dimensione possono essere utilizzate per la creazione di quadretti da appendere alle pareti. Ogni posata potrò essere ridipinta per evidenziare eventuali dettagli decorativi e posizionata su di una superficie in cartone robusto o in legno, da dipingere con colori a contrasto. La cornice potrà richiamare gli stessi effetti decorativi delle posate.
riciclo posate 5 quadretti

6) Giardino verticale

Per la realizzazione di un giardino fiorito verticale è possibile abbinare il riciclo creativo dei barattoli di vetro al riciclo creativo delle posate. I barattoli di vetro serviranno per contenere le piantine e ad essi sarà applicato un cordino resistente o del fil di ferro che possa essere posizionato su ganci ottenuti ripiegando su se stesse le posate nella maniera più adatta a sorreggere i vasi e ad essere fissate alle pareti.
riciclo posate 6 giardino verticale

7) Bracciali

Con la realizzazione di gioielli a dir poco originali, il riciclo creativo delle posate sfocia nell'arte. Sia cucchiai che forchette possono essere infatti ripiegati su se stessi per ottenere dei bracciali. Per scoprire come realizzarli in maniera semplice e rapida vi potrebbe essere utile consultare un video tutorial esplicativo.
riciclo posate 7 bracciali
kia

8) Fermacarte

A partire da forchette antiche o non più utilizzate è possibile realizzare dei fermacarte utili per non perdere di vista biglietti da visita, promemoria e etichette da conservare. Le posate possono essere dotate di un piccolo magnete da riporre sul retro del manico e posizionate sulle superfici metalliche della casa, ad esempio sul frigorifero.
riciclo posate 8 fermacarte

9) Portaoggetti

Anche i cucchiai possono essere trasformati in piccoli portaoggetti verticali da assicurare alle pareti con dei gancetti o dei piccoli chiodi. Si rivelano così una soluzione particolarmente utile per riporre con ordine e rendere decorativi piccoli rocchetti di filo, mollettine di legno e graffette metalliche.
riciclo posate 9 portaoggetti

10) Portatovaglioli

Un'ulteriore idea di riutilizzo creativo delle posate per la tavola consiste nella creazione di portatovaglioli decorativi, da realizzare ripiegando le posate su se stesse formando un anello, così che all'interno di esso possano essere inseriti dei tovaglioli in stoffa, dopo che ognuno di essi sia stato arrotolato.
riciclo posate 10 portatovaglioli
Marta Albè

BELLISSIME IDEE DI RIUTILIZZO

Scolapasta
Un solo scolapasta, dieci idee per riutilizzarlo in maniera utile e creativa. Avreste mai pensato di poter utilizzare uno scolapasta al di fuori di ciò per cui è stato appositamente ideato.
Avere uno scolapasta a portata di mano può essere utile nell'orto, per creare un cestello per il ghiaccio fai-da-te o un deumidificatore, per realizzare il paralume di un lampadario, e non solo.

1) Germogli

Avere a disposizione uno scolapasta permette di coltivare i germogli senza acquistare un germogliatore. I semi da germogliare dovranno essere lasciati in ammollo per 6-12 ore a seconda delle loro dimensioni, poi verranno scolati, posizionati su di uno scolapasta, preferibilmente ricoperto con un telo da cucina, e risciacquati una volta al giorno, finché i germogli non avranno raggiunto una lunghezza di 3 o 4 centimetri.
scolapasta germogli

2) Risciacquare le verdure nell'orto

Utilizzare uno scolapasta è utile per raccogliere gli ortaggi ma anche per risciacquarli direttamente nell'orto. Ciò permette di risparmiare acqua. L'acqua andrà infatti ad irrigare il terreno e non verrà sprecata nel lavello. Si tratta di uno stratagemma importante, utile soprattutto in estate per annaffiare senza dimenticare il risparmio idrico.

3) Deumidificatore

Se non possedete un deumidificatore vero e proprio, provate a crearne uno a partire da uno scolapasta. Posizionate lo scolapasta su di una ciotola adatta a contenerlo, copritelo con un telo da cucina e cospargete il tutto con 100-150 grammi di sale grosso, a seconda delle dimensioni della stanza dove verrà posizionato. Il sale assorbirà l'umidità e l'eventuale acqua si raccoglierà nella ciotola, che dovrete svuotare di tanto in tanto.
sale deumidificatore

4) Vasi da giardino

Lo scolapasta può essere trasformato in un vaso decorativo per le piante del giardino. Nell'immagine che vi mostriamo sono stati utilizzati degli scolapasta dai colori vivaci, che sono stati posizionati su tavolini e sedie da esterni. Un'idea originale per ottenere vasi a costo zero dai vecchi scolapasta!
scolapasta vaso
fonte foto: bonnieplants.com

5) Lampadario da cucina

I riutilizzi dello scolapasta sono davvero infiniti. Qualcuno ha pensato di trasformare lo scolapasta in un paralume per il lampadario. Nell'immagine potete ammirare un lampadario composto da più scolapasta di piccole dimensioni. Qui si trova invece una lampada più semplice.
scolapasta lampadario
fonte foto: diyinspired.com

6) Cottura al vapore

Lo scolapasta in acciaio può essere facilmente utilizzato per la cottura al vapore, oltre che per scolare pasta, riso o verdure. E' sufficiente avere a disposizione una pentola delle dimensioni adatte. L'acqua dovrà essere versata sul fondo della pentola e non dovrà toccare la base dello scolapasta e il suo contenuto.
scolapasta vapore

7) Furin

Il furin è una sorta di sonaglio da esterni di origine orientale, conosciuto all'estero come "wind chime". In giapponese il termine "furin" ha il significato di "campana del vento". Viene appeso alle grondaie, alle verande e agli infissi delle abitazioni. Si crede che il suo suono possa allontanare gli spiriti maligni dalle case e rendere più sopportabile il caldo dell'estate.
scolapasta furin
fonte foto: hometalk.com

8) Spiedini

Uno scolapasta capovolto sarà perfetto per sorreggere durante la loro preparazione degli spiedini di frutta, dei lecca lecca o delle mele caramellate. Questo stratagemma può essere utile anche per posizionare dei fiori fai-da-te con stelo in fil di ferro durante la loro creazione, così da facilitare il lavoro.
scolapasta spiedini
fonte foto: flickr.com

9) Cestello per il ghiaccio

Il modo più semplice per ottenere un cestello per il ghiaccio fai-da-te consiste nel posizionare uno scolapasta all'interno di una ciotola che lo possa contenere completamente. L'effetto migliore può essere ottenuto raffreddando in precedenza sia lo scolapasta che la ciotola in frigorifero. Lo scolapasta potrà dunque essere riempito con i il ghiaccio; l'acqua dei cubetti che si scioglieranno si raccoglierà nella ciotola.
scolapasta ghiaccio
fonte foto: flickr.com

10) Giardino verticale

Con lo scolapasta non si realizzano solamente dei vasi da esterni, ma anche dei cesti in cui inserire piante e fiori per ottenere un vero e proprio giardino verticale. Qui la struttura è costituita da un albero, che viene così decorato in modo originale, come potete vedere nella seguente immagine.
scolapasta giardino verticale
fonte foto: hometalk.com
Marta Albè
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ECOCREANDO LA TERRA IN ARMONIA

Ecocreando è un gruppo formatosi dal senso comune di attrazione e di richiamo per il viver naturale in armonia simbiontica con la nostra Madre Terra. Un richiamo che ci ha portato su strade coincidenti e uniti da un forte senso di responsabilità verso la più grande creazione del creato.. la Natura.
Lo scopo primario è di perseguire il miglioramento globale della vita del singolo e della collettività promuovendo uno stile di vita eco-sostenibile  integrato nel rispetto, nella tutela, nell'armonia ed in simbiosi con l'ambiente terrestre.


L’ Associazione s’ispira per il suo funzionamento ai principi di trasparenza, eguaglianza e solidarietà, mantenendo la piena indipendenza e autonomia rispetto ad ogni altra forma  di organizzazione privata e pubblica.

L'associazione opera nei seguenti campi:


-Salute alimentare, naturista ed olistica psico-fisica-spirituale compreso quella per gli animali e le piante;
-Salute elettromagnetica fisio-cellulare ed ambientale;
-Alimentazione naturale, microalimentazione e cucina naturale-alternativa;
-Cosmesi e pulizia naturale ambientale interna ed esterna;
-Risparmio energetico, energie rinnovabili, alternative e free-energy;
-Bioedilizia, bioarchitettura ed arredo ecosostenibile interno ed esterno;
-Coltivazioni naturali alternative, aeroponiche ed acquaponiche;
-Sociologia economica ecosostenibile;
-Riciclaggio, riutilizzo e trasformazione degli scarti, dei rifiuti, delle scorie e degli avanzi di natura industriale, commerciale, sociale, agricola e forestale;
-Biodiversità associata allo sviluppo e riorganizzazione geosociale;
-Riqualificazione dei mestieri antichi e delle espressioni socio-culturali etniche;
-Comunicazione sociale e tecnologica-informatica;
-Arte estetica-funzionale naturale e tecnologica;
-Studio e promozione di iniziative teorico-esperienziale inerenti a:
-Educazione ambientale, alla conoscenza della natura, degli animali e delle piante locali e non locali;
-Tematiche del recupero e la tutela degli antichi mestieri;
-Realizzazione di un'economia agricola su piccola scala, valorizzando una logica di scambio storicamente esistente nelle realtà rurali e la costituzione di gruppi di acquisto ;
-Progettazione e organizzazione di mostre artigianali, tecnologiche-scientifiche ed artistiche estetiche-funzionali e mostre mercato specializzate;
-Progettazione e organizzazione di laboratori didattico-creativi e funzionali come: energie efficienti, rinnovabili, alternative e free-energy,  danza terapia e movimento creativo, arte terapia, cromo terapia, cristallo terapia, musico terapia, pet-terapy, ippoterapia, comunicazione teatrale e funzionale, laboratori creativi di riciclaggio ecc..;
-Creare una rete di collegamento, di interazione e cooperazione tra persone fisiche, società, enti ed associazioni locali, nazionali ed internazionali che promuovono, divulgano e diffondono lo scopo primario dell'associazione;
svolgimento di attività mediative, collaterali e strumentali, collaborando o aderendo ad altre iniziative svolte da persone fisiche, organismi, enti e associazioni privati e pubblici aventi scopi simili;compiere tutti gli atti e concludere tutte le operazioni, non descritte nell'atto costitutivo, necessarie e utili alla realizzazione degli scopi sociali, collaborando anche con altre Associazioni ed Enti, nazionali e esteri, che svolgano attività analoghe o accessorie all'attività sociale.

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